Originariamente inviato da Cayman Of Puppets
Valore non monetizzabile intendevo.
Vorrei capire come cambia la famiglia.

Seguire i passi da una generazione all'altra.

Come metro di riferimento, credo che la migliore (come unità di misura) sia la propria.
Il discorso secondo me è restrittivo e allo stesso tempo posto male se dici così. Io potrei essere cresciuto in una famiglia omosessuale e stare benissimo. "la propria" è troppo generico.
Io non sono mai stato contrario alla famiglia fondata sul matrimonio e blablabla. Ma il valore non può essere assoluto. Il valore che gli do io è diverso da quello che il papa (che famiglia NON NE HA) ritiene, sbagliando, sia...
Dipende anche dalla persona con cui ti accingi a progettare il futuro. Non è detto che questa persona intenda la famiglia nei tuoi stessi termini.
Insomma, questa cosa del valore è un po' fumosa, mi sa tanto di magheggio comunicativo-demagogico e nulla più. Non si può rendere un valore affettivo un credo e non si può pretendere che un valore affettivo relativo ad uno diventi assoluto per tutti.