*MARTEDI' - ULTIMO GIORNO*
Invece dell'abete natalizio, che non ho mai comprato, trovo dai Forestali
una piantina di quercia e salgo a piantarla in un parco di periferia. Scopo
della missione: compensare l'anidride emessa nel viaggio a Milano. Per
coerenza ci vado a piedi, seguendo le prescrizioni di Kyoto. Poi torno in
città felice, con le mani sporche di terra e una fame da bestie. Così ho
santificato le feste.
Chiudo la mia settimana "all'osso" invitando a casa tre amici. Cena
natalizia autarchica: tonno marinato con sedano e cipolla, seppie in umido.
Al posto delle lampadine, candele; e così scopro che con la luce bassa ci di
diverte di più. C'è un gran discettare di consumi, la storia di Co2
appassiona tutti. Il risultato del giorno è ottimo: 0.36. Un decimo della
mia già virtuosa base di partenza.
Festeggiamo con coppe di yogurth coperto di miele e mirtilli secchi, poi una
grappa di Ribolla. In una settimana ho messo a segno una media-record di kg.
0.84 di Co2, che sale a 4.52 con tutto il viaggio a Milano (senza lo sconto
dell'albero piantato). E' stato difficile? Per niente. A Natale finito
ripenso ai supermarket, agli schieramenti di inutilità luccicanti, e mi
sembra di rivedere i reduci malconci di una guerra perduta, mille anni fa.