"Insomma tutti riconoscono che il sistema previdenziale va rivisto, ed al tempo stesso tutti sono d’accordo su un punto:

- i diritti acquisiti non si toccano,
- quindi le pensioni attuali non possono essere ridotte,
- e neppure è possibile rivedere in modo significativo i meccanismi di calcolo delle pensioni per gli attuali lavoratori.

Insomma spetta alle prossime generazioni sopportare il peso delle riforme.

[...]


Le differenze tra i due sistemi non sono di poco conto. Per coloro che hanno il sistema retributivo è importante solo avere stipendi alti negli ultimi 10 anni di lavoro, poiché è alla media di questi stipendi che si applica il coefficiente dell’80% per calcolare la pensione, ovviamente se hanno avuto 40 anni di contributi, altrimenti questa percentuale si riduce di 2 punti per ogni anno di contribuzione in meno.
Invece i lavoratori con il sistema contributivo devono preoccuparsi di accumulare contributi il più possibile fin dall’inizio. "


a me basta questa frase per scoglionarmi.
cioè loro hanno deciso anche per gli altri e i giovani dovrebbero adattarsi?
e pure sbattersi? e tenere in piedi il baraccone?

(anche perchè chi si è pensionato o si sta pensionando ha una aspettativa di vita elevatissima e lo attendono decenni di pensione che qualcuno deve pagare)

ma è una cosa da scatenare un nuovo 68.

pensateci bene.

ora vorrei far notare una incongruenza:

lo stesso articolo dice che bisognerebbe varsere 10000eu di contributi per avere i 400.000eu versati in 40anni che danno diritto a una pensione decente.
però ammette che coi chiari di luna attuale è pressochè impossibile.

ora con quali soldi di grazie visti i chiari di luna dovremmo pagare una integrativa?
col solo TFR? non direi.
con delle percentualine sul misero stip.? non direi.

e come dunque di grazia?