Uno dei grandissimi sceneggiatori che abbiamo avuto, e senza i quali il grande cinema italiano degli anni d'oro non sarebbe stato tale...
Ho comprato poco tempo fa il DVD di "Ritorno al Tagliamento", che è la storia, ripercorsa oggi in documentario, di come furono realizzati negli anni '50 in Friuli, più o meno nelle stesse località, l'hollywoodiano "Addio alle armi" con Rock Hudson e il nostro "La grande Guerra" di Monicelli, con Sordi e Gassmann...
Una parte molto interessante del DVD è la lunghissima intervista all'ormai anziano sceneggiatore Scarpelli (orfano del collega Age), sceneggiatori entrambi di tantissime commedie all'italiana di successo. Scarpelli parla quasi ininterrotamente per circa 20 minuti e racconta tutta la genesi di un film come "La grande guerra".
Ebbene, alla sceneggiatura ci pensarono per TRE ANNI! Tre anni...tre anni di taglia e cuci, attenti alla situazione sociale, politica, culturale di quegli anni...che a modo loro volevano trasfondere nel film...
Un tempo che sembra enorme oggi, una cura del momento e del particolare ormai scomparsa, ma è da lì che si capisce perchè del cinema italiano si ricordano tanti film del passato (anche quelli sceneggiati da Pirro) e ben pochi del presente.