ecco, pure ammè m'è parso un articolo parecchio fazioso oltre che pretestuoso. soprattutto per l'assenza di grossman che sembrerebbe non azzeccarci granchè col boicottaggio visto che le sue sono motivazioni personalissime
David Grossman, lo scrittore che ha vissuto la tragedia della morte del figlio nel corso della guerra dell’estate del 2006 contro gli Hezbollah del Libano, comunica che, nel mese in cui verrà solennemente ricordato il sessantesimo anniversario della nascita dello Stato di Israele, non si allontanerà dalla sua terra.