Alcune note per chiarire i fatti, e fare giustizia del titolo del thread che lascia intendere che la violenza sia stata causata dai tibetani:

da qualche giorno i monaci protestavano pacificamente
improvvisamente e senza provocazioni di sorta, ieri militari cinesi sono penetrati nei monasteri e dopo averli devastati e arrestato numerosi monaci li hanno chiusi. Terminata la repressione polizia e forze armate si sono ritirate, lasciando tutto il campo libero,, in attesa delle ovvie proteste, che dopo qualche ora hanno iniziato a manifestarsi tra la popolazione tibetana.

Così, i civili tibetani hanno iiniziato a scendere in strada per manifestare, si sono verificati alcuni episodi di rivolta contro la comunità cinese. Era il segnale atteso dall'Esercito del Popolo per intervenire duramente.
E tutto questo all'indomani dell'annuncio che gli Stati Uniti hanno tolto la Cina dalla lista dei paesi che non rispettano i diritti umani.

Repressione cinese in Tibet
«I morti sono almeno 100»
Questa tecnica ricorda quella usata da Mao nella cosiddetta Campagna dei cento fiori, che si avviò invitando la popolazione a esprimere liberamente le proprie lamentele, segnalare ingiustizie, aspirazioni e così via. Raccolte tutte queste informazioni le guardie rosse passarono poi al rastrellamento di coloro che avevano candidamente creduto a queste promesse e milioni di persone furono avviate ai campi di rieducazione.