Giuro,
non capisco.
Il film mi è piaciuto perchè tratta di una storia d'amore tra una giovane maestra italiana ed un tunisino,
un giovane meccanico, ben ambientato e stimato per il suo lavoro che vive la sua vita tranquillamente in un cittadina del nord-est. Ma un giorno qualsiasi come tanti altri, viene accusato di qualcosa di orribile, e tutti sono pronti a dichiararlo colpevole.
La regia è di Carlo Mazzacurati.
Mi è sembrato romantico, molto attuale, e non solo per il tema del'integrazione, ma anche perchè "la giusta distanza" si riferisce al modo in cui il giornalista "vive" sulla propria pelle le notizie e in che modo poi le diffonde.
Mi ha commossa il modo i cui il giovane seduce la ragazza, citandole appunto i versi di cui parlavo sopra e che adesso vorrei ritrovare.