Ah, nota: non me ne frega niente degli episodi di intolleranza generica, sono piuttosto propensa a credere che, anche se qui a VR forse ci siano più che altrove, accadano probabilmente un po' ovunque.

Quello su cui vorrei porre l'attenzione è il tono: a chi ha la pelle scura o tratti somatici diversi, o non parla bene l'italiano (ovvero lo parla come molti italiani, cambia solo l'accento ), si dà del tu.

Ancora un po' e gli si offrono le berline golorate, al buon selvaggio


La settimana scorsa ho assistito ad una scenetta fantastica in ospedale, in tal senso: un tizio ha beccato uno (nero) con un camice mentre passava e gli ha detto (detto, non chiesto) di accompagnarlo a non so che ambulatorio.
Il tipo gli ha gentilmente indicato la strada e l'altro, sempre dandogli del tu, gli ha ripetuto di portarcelo che 'me perdo, qui drento l'è un casin'.
Il tipo con il camice, che evidentemente era dotato di senso dell'umorismo, ha leggermente sghignazzato ed è andato per i cavoli suoi, mandando in bestia l'altro, che ha cominciato una tirata ad alta voce sui foresti, finchè un inserviente non gli ha fatto notare che quello a cui aveva rivolto l'ordine era un medico interno di ostetricia, e forse il portare a spasso la gente non era tra i suoi compiti (veneto vs veneto: senza nessun savoir faire )
Il tipo ci è rimasto di cacca, non per la figura relativa, ma perchè a suo dire uno nero non può essere medico.

Mi era passata di mente, l'articolo di oggi me l'ha ricordata