Occhio che la maggior parte dei programmi recenti (e che usano un po' di buonsenso) non salvano le impostazioni nella loro cartella, ma in una sottocartella di %appdata% (dove %appdata% solitamente è C:\Documents and Settings\<nomeutente>\Dati Applicazioni), per cui le impostazioni in genere vengono comunque piallate dalla formattazione.Originariamente inviato da Alfabeta1
Mi sono accorto che è una buona idea per alcuni motivi.
In caso di problemi con " C ", dovendo riformattare, non perdo tutte le impostazioni personali dei vari programmi, è vero che devo reinstallare i programmi che ho sull'altra partizione, per rimettere le relative voci nel registry, ma le reinstallo sopra e le impostazioni personali rimangono inalterate.
Personalmente preferisco tenere tutti i programmi su C: tranne quelli che non necessitano di installazione, perché ho visto che tanto comunque quando devo reinstallare Windows ci sono versioni più aggiornate di molti dei programmi che uso (beninteso, li aggiorno anche normalmente, ma capita di dimenticarsene) e soprattutto se ci sono stati problemi preferisco avere un sistema nuovo di zecca, senza portarmi dietro strascichi dell'installazione precedente. Una pratica che ho trovato molto comoda è tenere Documents and Settings su d:, così da avere tutti i dati (compresi documenti, desktop e impostazioni delle applicazioni) su d:, separate dai file dei programmi e di Windows; purtroppo questo è fattibile solamente creando un CD di installazione di Windows in modo particolare (installazione unattended).