Formica Rufa
La formica rossa (Formica rufa, Linneo, 1758) è una formica che fa parte del gruppo omonimo ed è abbastanza diffusa nell'emisfero boreale. Dotata di livrea rosso ruggine, addome, zampe ed antenne di colorazione bruna, questa specie è priva di pungiglione, ma è capace di lanciare, anche a 30 centimetri di distanza, potenti getti di acido formico prodotto da un apparato addominale. Lunga fino a 8-10 millimetri, è dotata di grandi mandibole.
La formica rossa si nutre comunemente di invertebrati trovati intorno al nido, e in particolare afidi trovati sugli alberi che si trovano nei paraggi, sebbene siano anche voraci saprofagi. Diffusa nei boschi di conifere, soprattutto di abeti e larici, dell'Europa, costruisce nidi giganteschi, alti sino a 2 metri, che vengono trapiantati anche in altri boschi per la lotta contro gli insetti dannosi e si trovano in genere nelle aree di bosco meno fitto, dove i raggi del sole possono raggiungerli.
La formica rufa è un insetto diffusamente poligino e spesso, subito dopo la fecondazione, riammette le regine nella colonia madre, con l'effetto di produrre vecchi nidi con una fitta rete di gallerie e oltre un centinaio di femmine fecondate.
La formica rufa difende con aggressività il territorio, e spesso attacca altre specie di formiche presenti nella zona del proprio dominio per eliminarle. I voli nuziali hanno luogo durante la primavera e spesso coincidono con dure battaglie fra colonie vicine per la riorganizzazione dei confini territoriali.
Questa specie può anche far nascere nidi con il meccanismo del parassitismo sociale temporaneo: ad ospitare le formiche rosse sono in genere specie del gruppo formica fusca, in particolare la formica fusca e la formica lefani, sebbene siano state trovate colonie nascenti di formica rufa anche nei nidi di formica glebaria, Formica cunicularia e altre specie, anche del genere Lasius.
La formica rufa è inclusa nella Lista rossa delle specie minacciate dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.