Scusa la franchezza, ma veramente se prima scrivi una cosa e poi affermi il contrario, non è proprio così chiaro quello che ti serve, e questo mette in discussione tutto il messaggio perchè dai l'impressione di non sapere bene cosa stai scrivendo.Originariamente inviato da Secchiello
MA credo che comunque fin dal titolo non si lasciassero dubbi su dove mi serviva una mano.
Il fatto che i dati risiedano su un datagrid, o altro non ha alcuna importanza. Non è questo il punto né il problema.Originariamente inviato da Secchiello
Vedo che comunque bisogna fare una query dal tuo primo esempio e poi redirigerla su un file excel...io invece vorrei proprio il mio datagrid nel file excel con sotto l'altro mio secondo datagrid (e' per questo che ho parlato fin da subito di datagrid)
potrei optare che mi prenda la query che vado a creare in base alle scelte dell'utente e memorizzarla per poi eseguirla...ma mi sembra un passaggio in piu'...tu che dici ?
Ciao, grazie.
Spero non vorrai fare una scansione dei datagrid per recuperare i dati, dato che i dati risiedono nei recordset, dovrai usare quelli, non i datagrid.
Hai due possibilità:
1) come già ti ho consigliato in precedenza, fai una query che ti restituisce l'insieme dei dati delle 2 griglie. In questo caso puoi usare il 1° esempio (ADO)
2) fai un ciclo del recordset e copi record per record, campo per campo i dati delle 2 griglie. In questo caso userai il 2° esempio (Automazione di Office)
Ognuno dei due metodi ha vantaggi e svantaggi, tutto dipende da come vuoi formattare i dati e dal tipo di dati contenuti, perchè vi sono delle controindicazioni importanti.
Il 1° metodo è 'nudo e crudo', importi tutto in un colpo solo, ma non è sempre affidabile al 100% e questo dipende dal tipo di dato. Excel, infatti, non è intelligente e formatta spesso i valori come gli pare e questo può creare grossi problemi. Ad esempio se hai un campo con i codici di Partita IVA, Excel ti mangia tutti gli zeri iniziali e formatta il campo come numerico.
Se hai dei campi stringa che contengono date, lui te le formatta in celle di tipo Data, modificando di conseguenza anche l'aspetto del dato.
Il 2° metodo è più articolato, ma consente molta più padronanza a livello di codice in quanto puoi impostare le celle di Excel affinchè mostrino i dati correttamente 'prima' di assegnar loro il valore. Ad es. se è un campo Partita IVA, imposto prima la cella come Testo e quando gli assegno il valore, lo mantiene inalterato.
Puoi inoltre testare ogni singolo valore, es. un campo contiene un valore Null..., ed agire di conseguenza. Un valore è negativo? Allora posso scriverlo in rosso.
Scegli quello che più si adatta alle tue esigenze.
Ciao![]()

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