No, la cittadinanza da noi discende da requisiti oggettivi, non soggettivi.

E comunque nello specifico italiano, non essendo una nazione laica come la francia, la stretta osservanza dei costumi religiosi non potrebbe mai essere un motivo di negazione della cittadinanza, altrimenti non potrebbero ottenerla le suore di clausura che fanno voto di mutismo, o quelli come la Binetti che si flagellano col cilicio, quelli che non vogliono le trasfusioni, e così via.