L'opera è stata realizzata da Smithson nel Grande Lago Salato dello Utah e precisamente a Rozel Point , con roccia nera, cristalli di sale, terra e acqua rossa.
La spirale è lunga 450m. e larga 4,5m.
L'artista ottiene , nel febbraio 1970 , dalle autorità , una concessione ventennale (nel 1990 è stata rinnovata dalla moglie Nancy Holt per altri vent'anni) e comincia i lavori di sbancamento che verranno terminati nell'aprile. Il luogo è desertico e difficilmente accessibile e il costo dell'opera (circa 18.000$ dell'epoca) è molto alto , ma viene diviso tra 2 galleristi (Dwan di NY e la Ace Gallery di LA).
Nasce così una delle opere più famose e nello stesso tempo , forse , l'opera meno "vista" al mondo.
Infatti , essendo situata in una zona scarsamente abitata, si poteva osservare nel modo migliore solo dall'alto. La maggior parte di coloro che vi imbastirono sopra delle teorie potevano conoscerla solo attraverso fotografie o altre documentazioni del genere.
La "realtà" dell'opera esisteva perciò, paradossalmente, perchè questa era lontana dallo spettatore.
Pochissimi l'hanno materialmente vista , anche perché un inaspettato rialzo del livello del lago, l'ha , quasi subito (nel 1972) sommersa, negandola così agli occhi dei visitatori.
Adesso , a causa dell'evaporazione, sembra che la banchina stia progressivamente tornando alla luce e gli ultimi visitatori affermano che è attualmente visibile, solamente dall'aereo, come massa più scura nell'acqua.
Seppur invisibile, l'opera esiste eccome, anzi è diventata un simbolo del rifiuto dei circuiti tradizionali e dei luoghi tradizionali dell'arte (musei).
L'idea iniziale di Smithson era di costruire un'isola, ma il luogo stesso impose la spirale. Una leggenda indiana, infatti, spiega la presenza del lago come un vortice nato dal ventre della terra.
Inoltre la forma leggendaria e originale a spirale è anche il modo con cui crescono i cristalli di sale nell'acqua.
Imposta quindi dal luogo, la spirale offrì dei nuovi punti di vista del lago e consentì nuove visioni imprigionando il sole e le acque all'interno.
Da allora, il fatto di essere stata sommersa, anziché distruggere l'opera ci consente di immaginare quali effetti (sedimentazione, cristallizzazione) avrà prodotto il prolungato soggiorno nelle acque rosse di questo Mar Morto americano.