Su queste riflessioni si inseriscono quelle riguardanti la tecnica pittorica.
La parte del bersaglio è infatti realizzata su una base di giornali incollati senza ordine. Questo comporta che il colore applicato non sempre ricopre perfettamente le parole sottostanti e in ogni modo rende assai irregolare la superficie.
La tecnica di pittura ad encausto poi, seccando con molta rapidità, ha permesso all'artista di sovrapporre le pennellate e le spatolate senza mischiarle preservando la traccia di ogni gesto.
E' come se il colore avviluppasse i giornali incollati con una "pelle" più o meno spessa e più o meno opaca ma che comunque li rende illeggibili.
Quindi il bersaglio, paradossalmente, attira l'attenzione ma non consente di vedere. Lo sguardo si posa su dei giornali negandone però l'intrinseca natura e lo scopo degli stessi (quello di essere letti).

D'altra parte anche le facce rappresentano quattro espressioni differenti della sua amica (la poetessa France Stevenson) ma non sono messe in ordine progressivo ma anzi mischiate in modo da evitare qualsiasi possibilità di decifrarne i gesti. Se fossero state in ordine avremmo potuto leggervi l'inizio di una frase, di una qualche espressività che in questo modo viene completamente negata. Il volto umano, che di per se è il massimo dell'espressività, in questo modo viene impedito a trasmettere qualsiasi emotività e lo spettatore non può leggervi nessuna comunicazione.

Tirando quindi le somme, Jasper Johns con questo quadro ci offre una meditazione sul nostro modo di "vedere".
Uno sguardo al quadro ci da la possibilità di spaziare spostando la concentrazione e la focalizzazione, passando dalle facce al bersaglio, dalla realtà alla pittura, dalle forme ai colori.
Sembra quasi un gioco divertente ma può indurci a meditare sulla società contemporanea e sui suoi bersagli. Quante volte siamo indotti ad occuparci di cose non sostanziali mentre le vere priorità ci vengono nascoste?
Quanto volte i media utilizzati abilmente dai politici influenzano i nostri interessi e distolgono la nostra attenzione da argomenti che non "dobbiamo" vedere?
Questo, secondo me, è il messaggio che ci lancia Jasper Johns con questo quadro.
Dopo 50 anni mi sembra ancora attualissimo.
Concludendo, mi sembra quindi, che quest'opera sia solo apparentemente enigmatica mentre il suo messaggio è profondo e chiaro.
Sta solo a noi aprire gli occhi e vederlo...

Dopodiché andrò ad aprire un nuovo blog...