ho lavorato per 20 anni nel settore delle telecomunicazioni proprio nel campo della compatibilizzazione degli impianti a radiazioni non ionizzanti (radioemissioni) e penso di essere "ferrato" per poter rispondere. i parametri da prendere in considerazione sono : tempo di esposizione , lunghezza d'onda e campo radioelettrico irradiato (eirp). ovviamente piu' tempo si e' esposti piu' aumenta il rischio (pero' poi faro' una considerazione) , piu' e' corta la lunghezza d'onda piu' aumenta l'assorbimento a livello cellulare a parita' di campo irradiato. per il campo irradiato invece c'e' un fattore importantissimo : nei primi centimetri il livello di campo scende di 40 db e piu' e alta la frequenza maggiore e' l'attenuazione da tratta. un +10 dbmilliwatt con un +3 di guadagno dell'antenna , gia' a un metro diventa un segnale nettamente inferiore a quelli presenti da segnali tv o radio private e se abitate vicino ad un aeroporto allora siete nei guai perche' un radar spara una intensita' di campo da milioni di watt eirp. comunque un telefono cellulare , proprio perche' utilizzato nei primi centimetri dalla testa e' enormemente dannoso e poco conta se il tempo usato in qualche caso e' di pochi minuti . se io do una carezza al secondo ad una persona per 24 ore al massimo le rompo le balle ma se le do anche solo un pugno con tirapugni lo ammazzo anche se e' un fenomeno di un secondo.
conclusione io in casa ho tre access wifi di cui uno nella camera di mia figlia che adoro e proteggo in tutti i modi e non mi sognerei mai di esporre mia figlia ad un rischio ser non fossi ultrasicuro che il rischio non c'e' .angelo