certo che ti sei messo in un bel casino

la prima cosa che impedisce di mettere un server in casa è la banda....l'ADSL per intenderci non va bene, perchè la banda in upload è estremamente limitata ( con 48 KB/s in upstream non vai da nessuna parte )

l'IP fisso pure può essere una rottura e costare un bel pò

per quanto riguarda il sistema operativo nel caso di Ubuntu le differenze sono

- un kernel ad alta latenza, risponde più lentamente alle stimolazioni delle periferiche ma dedica più cicli CPU ai programmi utente e di sistema

- I/O scheduler Deadline, dà maggior priorità alle letture piuttosto che alle scritture I/O

- kernel non preemptible, in pratica lo scheduler non può stoppare un processo mentre è in kernel, in questo modo si aumenta il throughput e si riduce il numero dei context switch

- supporto per il PAE se è un kernel a 32 bit, vuol dire supportare fino a 64 GB di RAM, mentre la versione desktop a 32 bit ne supporta massimo 4

in soldoni la differenza è che un kernel per server tenderà a privilegiare i processi utente sacrificando l'interattività, un kernel desktop invece aumenta l'interattività ma per farlo deve aumentare il numero di context switch e il numero di chiamate alle ISR, cose queste che consumano un bel pò di cicli CPU

per quanto riguarda i programmi installabili sono gli stessi, puoi benissimo creare un server casalingo con la versione desktop di ubuntu, chiaramente se quel server deve fare cose serie è meglio usare la versione server di ubuntu

è chiaro che questo discorso vale per tutte le distribuzioni

per quanto riguarda il discorso del terminale, beh, da terminale puoi imparare un sacco di cose che invece le GUI nascondono....per chi vuole imparare/studiare è il terminale la strada giusta, senza contare che il terminale ti permette di fare cose che con la GUI non sono possibili....non è un caso che MS abbia fatto di Powershell il suo cavallo di battaglia, segno che anche nel regno dei pulsanti colorati ritengo che il terminale sia indispensabile