noi avevamo un collega amorevolmente da noi ribattezzato "Uomo Triste".
Era ipersociale, nel senso che ogni volta alla macchinetta del caffè ti attaccava un discorsone di 6 ore (con sottotitoli in ungherese) con aneddoti sulla sua vita, ma tutti tristissimi.

Ricordiamo con affetto alcuni dei suoi temi ricorrenti
- da quando mi sono sposato non ascolto più musica
- durante la luna di miele negli States mia moglie iperfumatrice è sclerata per i divieti di fumo in ogni posto
- che belle le vacanze, peccato dover stare tutto il giorno a badare i bambini piccoli

Ci faceva molta tenerezza ed era il nostro collega preferito, Uomo Triste.