Un uomo, dalla terrazza della Tour Eiffel, che guarda l’immenso panorama di Parigi in una luminosa giornata invernale. Sono la prima e l’ultima inquadratura del film, identiche…
Là sotto, la città, tentacolare, immensa…
In mezzo, le vite di chi ci abita.
L’amore, la rabbia, il dolore, l’illusione, la gioia, la speranza, il sorriso e il pianto di uomini e donne e delle loro tante storie che si intersecano per caso, per voglia, per occasione, per ricordo…
Più di una trentina di vite, grandi e piccole storie, ma ciascuna ha un senso, di ciascuna ci sembra incredibilmente di conoscere tutto, anche in poche sequenze.
Questo film semplice, corale, meraviglioso, ci riporta al senso del quotidiano, ci parla di vita e di morte, ci invita a vivere quello che abbiamo, fin che potremo farlo, fin che potremo guardare il sorriso dei bambini, le nuvole che corrono nel cielo, i colori del mondo.
I colori di Parigi, grande, viva, contenitore immenso di storia, ma anche di tutta la gamma di sensazioni umane...
Troppo spesso non sappiamo vedere, e troppo spesso non sappiamo guardare.
Ricordiamoci di farlo con chi ci sta intorno, ricordiamolo anche con un film, se serve.
Con un film come questo, con la sua musica, con le sue immagini.
Chi ama il cinema non se lo perda.
Globale ****
P.s.: non andatevene ai titoli di coda, come fa qualcuno che non capisce niente. Rimanete, e godeteveli tutti.