Questo governo (l'Italia in genere, a dire il vero) ha rotto le scatole. Sempre a rimandare tutto, ogni volta, sempre ad additare la cina e l'india, ogni volta, o i rom, o le lavatrici parlanti. Mai una presa di responsabilità che sia una.
Con l'applicazione del protocollo di Kyoto senza tante lamentele almeno si poteva creare qualcosa di concretamente positivo, e al solito si vuol rimanere fanalini di coda.
Tra l'altro la questione economica delle imprese non si pone neppure. Metti che slittiamo di un anno, e gli altri paesi invece si muovono da adesso. Tra un anno si rimanda ovviamente un'altra volta, perché "i costi da sostenere e bla bla bla", mentre le altre imprese straniere sono già a norma. E poi ci sarà l'adeguamento dei prezzi a quelli stranieri, ma senza aver fatto un emerito niente per giustificare l'aumento del prezzo.
Inoltre aziende come Vodafone, Ericsson e altre si dicono favorevoli all'applicazione del protocollo di Kyoto (la spesa porta ad un miglioramento, benvenga!).
Evidentemente qui nel nostro staterello, perché ormai diciamocelo, siamo uno stato che gioca nel campionato provinciale, c'è chi lucra anche sull'inquinamento, e adeguarsi al protocollo di Kyoto (che secondo alcune stime produrrebbe, una volta attuato, risparmi di € 600milioni annui) evidentemente dispiacerebbe a chi sta dietro a muovere i fili.
Nel 2012 anche la Cina prevede delle manovre dal punto di vista ambientale. E sia Obama che McCain hanno detto che gli USA dovranno ridurre le emissioni. Ma noi no, noi fermi eh.
Il genio di Gasparri "La Cina la deve smettere di inquinare". Ma cosa vuol dire?! In Italia si inquina IN ITALIA, c'è gente che si ammala IN ITALIA perché vive IN ITALIA immersa nell'inquinamento ITALIANO. Caro Gasparri, cosa diavolo ti metti a rompere le scatole alla CINA se siamo non a norma pure noi?!?
Ok, fine dello sfogo. Buon lunedì.

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