A scrivere il testo in odor di reato è la figlia della titolare, Vincenza D’Andrizza. Il cartello è stato fatto togliere dalla polizia.
io mi soffermerei sul fatto che la tizia in questione, come si evince dalle foto, è un cesso.

se poi vogliamo andare oltre sembrerebbe quasi quasi che stavolta non sia il caso di gridare "al leghista" o meglio...non contro i titolari del bar.