Come direbbe Watson: "che insensato guazzabuglio!"
Nell'ordine:
1) il cane dei Baskerville NON è un mastino, errore solo italiano nato da una traduzione sbagliata negli anni '50. In realtà è un Hound, per essere precisi un Bloodhound (che è il nome della razza: tradurla come "segugio" in effetti non ne avrebbe reso la ferocia). Esiste da qualche anno una traduzione filologicamente corretta intitolata "La maledizione dei Baskerville", uscita per Hobby&Work.
2) se uno scrittore è bravo, un finale alternativo o una diversa interpretazione dei fatti si può trovare per qualsiasi libro: anzi, più il libro è buono e più si presta a diverse chiavi di lettura. Il mast... ooops, la Maledizione dei Baskerville è un ottimo libro, senza "fessure", di cui ti consiglio caldamente la lettura, oltretutto necessaria se vuoi apprezzare questa riscrittura, o "apocrifo", come viene chiamato dagli appassionati del Sacro Canone (le 60 storie originali di Holmes e Watson).
3) trovare "supponente" Holmes e poi avere simpatie per Poirot... beh, è come non mettere l'olio d'oliva sull'insalata per evitare grassi e poi spararsi la pancetta avvolta nel lardo di Colonnata spalmato di strutto montato a neve. Che ti possano crescere i baffi come a Testa d'Uovo per questa eresia.
(ovviamente si scherza, eh)
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Uno Studio in Holmes