I laureati in scienze letterarie e affini sono destinati a perire.
Destinati a ricevere i 30 dicendo nome e cognome agli esami ed a lamentarsi se il professore ha deciso dare loro un misero 25.
Finiscono tutti con 110 e lode , dopo mesi li ritrovi disoccupati e montano il teatrino della seconda laurea.

Anni dopo li ritrovi a vendere mobili o a lavorare al mcdonald il piú delle volte.
E' duro e crudo ma è una veritá.