I periodi di crisi e di recessione fanno parte del capitalismo e nonostante ciò è l'unico sistema socio-economico in grado di perpetuarsi e prosperare.
In ogni caso, almeno in Italia, un conto è la crisi, nel complesso abbastanza contenuta, del settore bancario ed un conto sono i problemi di finanza pubblica.
Invocare un nuovo intervento pubblico nell’economia superando i vincoli definiti a livello europeo
(Maastricht) non è certamente auspicabile con un debito pari al 104% in rapporto al PIL.
Nel medio-lungo termine l'aumento spesa pubblica fa diminuire il PIL e l'Italia ne è l'esempio lampante dato che cresce sempre meno degli altri stati europei.
Se non si pongono i prerequisiti necessari per generare ricchezza non la si può nemmeno ridistribuire.