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  1. #1

    Doppia partita IVA (publisher/developer)

    Forse ci son sezioni più adatte per l'argomento fisco, ma lo chiedo qui perchè è più frequentata da gente che avrà situazioni simili alla mia... ossia guadagnare da siti propri tramite pubblicità e su commissione per sviluppo o ottimizzazioni siti di terzi.

    Da gennaio dovrei aprire ufficialmente l'attività (che sinora era prevalentemente di hobby, test e apprendimento) e dovrei quindi mettermi in regola perchè di conseguenza le entrate per l'anno prossimo dovrebbero essere superiori alla soglia minima...
    (per favore non apriamo discussioni sulla soglia minima, so che dovevo essere già in regola in quanto prestazione continuativa, ma non credo neppure che per 2 soldi mi vengano a incriminare, mentre l'evasione totale è stimata in miliardi)
    da quanto ne so sinora dovrei aprire una partita iva da editore per i miei siti e una seconda come sviluppatore conto terzi, poichè son 2 attività distinte, quindi pagare 2 iscrizioni ma anche 2 volte i contributi previdenziali e complicare la vita al commercialista (che alzerà la parcella).

    Ora, ovviamente la parola finale me la farò dare da un commercialista... però non credo di trovarne (almeno nella mia città) preparato su questi argomenti... quindi se qualcuno mi può dare qualche dritta per indirizzarlo nella strada migliore... non so, riferimenti a normative, a tabelle, a quant'altro, magari anche con qualche link non troppo logorroico (che non posso obbligare il commercialista a studiarsi tomi per me)... chi mi può dare qualsiasi indizio, ringrazio.
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  2. #2
    A Utente, ma credo che stai toppando di brutto: sei hai diversi codici attività, i contributi non vengono raddoppiati o triplicati!
    :berto:

    Nel senso che paghi oltre al minimale di circa 2700 euro l'anno, poi, in base quanto incassi, al di là dei codici attività, che nei puoi pure fare la collezione, volendo.
    (poi deve regolare le singole attività, in base a quello che dice la legge).

    L'unica cosa che devi pagare in più, credo, sia la parcella del tuo commercialista che dovrebbe in teoria lavorare di più per gestire diverse attività.
    Le spese per l'apertura, poi, sono irrisorie, credo.
    Il codice più appropriato per guadagnare con i siti tramite pubblicità è quello "Altre attività legate all'informatica", di cui non ricordo la sigla esatta.
    Comunque, in casi di indecisione o incertezza(ma non credo per noi), va benissimo indicare l'attività generica più simile a quella che fai.
    Tanto le tasse da pagare sono le stesse ed allo Stato interessano i soldi, non i cavilli scentifico-economico-giuridici.
    Paga il giusto e vai tranquillo.


    Edit: probabilmente non hai neanche bisogno del doppio codice attività, ma chiedi per sicurezza, anche se il tuo commercialista avrà interesse che tu ne abbia due.

  3. #3
    Uhm... ok... qualche altro parere?
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  4. #4
    Originariamente inviato da seo_sem

    Il codice più appropriato per guadagnare con i siti tramite pubblicità è quello "Altre attività legate all'informatica", di cui non ricordo la sigla esatta.
    Comunque, in casi di indecisione o incertezza(ma non credo per noi), va benissimo indicare l'attività generica più simile a quella che fai.
    Tanto le tasse da pagare sono le stesse ed allo Stato interessano i soldi, non i cavilli scentifico-economico-giuridici.
    Paga il giusto e vai tranquillo.
    Quoto in pieno

    620909 (Altre attività connesse all'informatica)
    741021 (Disegnatori grafici di pagine web)
    620200 (Consulenza informatica)


  5. #5
    620909 (Altre attività connesse all'informatica)
    741021 (Disegnatori grafici di pagine web)
    620200 (Consulenza informatica)
    Vista la seconda, non è che ce n'è anche una specifica per lo sviluppo di applicazioni web (ad esempio, banalmente lo script su cui si basa un sito)?

    Vi ringrazio per le spiegazioni, magari avete anche qualche link per interpretare le fatture di google (sia adwords che adsense)? Che in giro l'argomento è parecchio confusionario, trattandosi di una società estera.
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  6. #6
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    il mio commercialista mi ha inquadrata con un codice generico che mi consente di effettuare servizi di grafica, web e copywriting con un'unica partita iva (almeno, così mi pare di ricordare, al limite chiedo conferma)
    Tra l'altro, occhio. La storia dei minimali non è sempre corretta: anche quello dipende da come sei "inquadrato". Io ho aperto ad inizio anno, e dovrei andare a pagare unicamente in base al fatturato.
    il costo dell'apertura della partita iva fatta in via telematica è pari a zero.



    edit: categoria 749099

  7. #7
    Originariamente inviato da Myaku
    La storia dei minimali non è sempre corretta: anche quello dipende da come sei "inquadrato".
    Occhio che c'è il minimale per le attività di impresa (individuale e non).
    E qui si tratta di impresa.
    Minimale si intende che almeno quella cifra la devi pagare. Poi se fatturi di più, c'è, ovviamente, da pagare il resto.
    Io ho aperto ad inizio anno, e dovrei andare a pagare unicamente in base al fatturato.
    In che senso? il minimale c'è lo stesso.

    Poi c'è irpef, commercialista, iscrizione camera commercio, apertura PIVA.
    Il grosso è inps e irpef.

  8. #8
    La cosa si fa interessante
    Forse myaku, avendola aperta quest'anno, ha sfruttato qualche nuova legge... rimango in attesa di info.
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  9. #9
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    Originariamente inviato da seo_sem
    Occhio che c'è il minimale per le attività di impresa (individuale e non).
    E qui si tratta di impresa.
    Minimale si intende che almeno quella cifra la devi pagare. Poi se fatturi di più, c'è, ovviamente, da pagare il resto.

    In che senso? il minimale c'è lo stesso.
    cerco di chiarirmi:
    a detta del mio commercialista, io non andrò a pagare quei famosi 2300/2700 euro (che siano) fissi.
    Il calcolo viene fatto unicamente sul fatturato (che mi porterà via circa il 40% tra inps e irpef, considerato che ho un irpef più bassa avendo anche un lavoro come dipendente).
    Ora, di preciso non so se c'entri qualche nuova legge, quando lo vedo poi glielo chiederò.

    Tra l'altro, prima di aprire mi sono accertata proprio del discorso dei minimali, poichè sapendo che il primo anno avrei fatturato poco e niente, non volevo ritrovarmi a guadagno 0.
    L'idea di aprire la partita iva in realtà la ebbi già due anni fa, e infatti il commercialista che consultai allora mi avrebbe "inquadrato" come categoria che prevede il pagamento di circa 2300 euro di inps fissa l'anno.

    NOTA: non so se può essere di qualche indicazione, io sono costituita come impresa individuale; non fatturo unicamente con iva ma anche con ritenuta d'acconto.

    Poi c'è irpef, commercialista, iscrizione camera commercio, apertura PIVA.
    Il grosso è inps e irpef.
    L'apertura della partita iva, ripeto, è irrisoria. Fatta in via telematica, tra l'altro, nel giro di poche ore era già attiva.

  10. #10
    Nuove leggi non credo.
    Forse perché hai anche l'altra attività i contributi in parte vengono versati dall'altra attività.
    Anche il fatto di fatturare con ritenuta d'acconto non significa nulla sui tuoi contributi, anzi necessita che tu li paghi a chi collabora con te (ex co.co.co. - ora contratti a progetto).
    Per concludere essere ditta individuale non preclude il minimale che non è di 2300 euro ma di 2700 circa, ora.

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