La cosa migliore secondo me sarebbe andare una settimana a Messa, una settimana in Moschea, una in Sinagoga, una in una stupa buddista, una in un tempio indù e così via.Originariamente inviato da fred84 [url]http://www.corriere.it/cultura/08_novembre_23Ella spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo. Mentre su quest’ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede, occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari.
Oltretutto in tempi di crisi è sempre meglio diversificare gli investimenti.

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