TEORICAMENTE si, perchè volantinare un servizio od un prodotto ad un dato prezzo equivarebbe a proposta contrattuale, irrevocabileuna volta giunta a destinazione del consumatore ed accettata. Così si regolano i supermercati ad esempio, che se sbagliano il prezzo indicato sulla merce fanno comunque pagare quello inferiore.
Dò per scontato che almeno la variazione sia stata comunicata prima della fruizione del servizio, dopo è assolutamente pacifico che nulla di più è dovuto.
Competente è l'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, in via amministrativa (ma senza possibilità di rimborso per il consumatore, solo sanzioni), e il giudice civile in via ordinaria (ma onestamente non so se valga la pena).
Consigliata la mediazione di un'associazione di consumatori.