Assolutamente d'accordo. Che ci vuoi fare? E' come la scoperta del corpo di una donna, che ti lascia un gran sorriso...Originariamente inviato da wsim
Niente da obiettare, ma sai cosa mi sembra? (magari mi sbaglio, eh...)
Che sia cambiato il modo in cui ci si accosta alle cose: si dà molto per scontato, si banalizza, si appiattisce...
Tante cose diventano qualcosa da consumare, e ciò non lascia nulla, solo il desiderio di nuovi consumi.
Oggi le esperienze della vita sono spesso già vissute ancor prima di viverle davvero. Sarà solo esposizione mediatica?
Io non credo -comunque- che questo intacchi le lacrime e i sorrisi di chi sa amare ciò che ha.
E' tutto giusto; quello che dicevo è solo che secondo me non l'abbiamo tutti genericamente perso, così come è vero che non l'abbiamo genericamente tutti avuto in passato. Solo questo; sto solo dicendo che un secolo fa il mondo non era romantico come lo descrivi... anzi, sto dicendo che per certi versi secondo me lo era ancora meno.Originariamente inviato da lookha
Credere, come dicevo, stupirsi, meravigliarsi, credere che i miracoli esistano ma non nel senso biblico o evangelico, un evento legato alla religione o a un suo rappresentante inspiegabile dal punto di vista scientifico, ma in quello secolare: una persona che non agisce per secondi fini individualistici, stupirsi anche della meschinità, della disonestà, meravigliarsi insomma.
È un atteggiamento che abbiamo perso?
È saggio averlo perso?![]()


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