Il 99% degli utenti desktop se ne 'fotte' (scusate il francesismo) di Linux. A loro interessa utilizzare i programmini cracckati,scrivere con word,scaricare 'robba' (altro francesismo) da emulo. La skill più avanzata che hanno è il saper fare il port forwarding sul router per scaricare con emulo altrimenti non si sbenda.
Tutto lecito.
Io ho conosciuto Linux dieci anni fa,ma non avendo la reale esigenza di utilizzare un os alternativo lo abbandonai, per poi riprenderlo essendo diventato necessario per il mio lavoro.Qui stanno creando un Lug,ma sono due mesi che hanno fatto il sito e sono spariti tutti.Volevo rendermi anch'io utile ma non riesco a rintracciare più nessuno.
La questione reale è che se l'utente non sente l'esigenza di spostarsi su un sistema operativo diverso da windows non lo convinci manco con una pistola. Nel mio piccolo ho 5-6 amici a cui ho installato una distro in dual boot con windows spronandoli ad utilizzare linux gradualmente e provarlo per poterne apprezzare le varie funzionalità.Tuttavia del multitasking e del kernel modulare non se ne possono interessare tutti.
C'è un post di qualche settimana fa in cui si discuteva proprio di queste cose,spesso linux non riconosce immediatamente le periferiche,non tutti gli utenti finale hanno la pazienza di risolversi i problemi.Come diceva pilovis, linux è buono per i server e basta,e forse senza torto.
La necessità e la passione di incontrare So alternartvi e di nicchia non tocca tutti, nè le campagne di informazione, i Lug, i convegni possono farci qualcosa. E' l'esigenza e la passione che aguzza l'ingegno. Mancando quelle negli utenti finali, noi divulgatori possiamo fare ben poco.

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