Licia Troisi e' carta da culo.
Una fighetta da brodo che riversa le sue frustrazioni in libri con protagoniste ganze e che imbastisce descrizioni a caso ripetendo le stesse cose trenta volte.

Ho sentito parlare bene invece del ciclo degli Orchi, ma al momento non ho modo di googlare i titoli.

Martin e' splendido, ma attenzione, ha un problema GRAVE: esce un libro ogni inversione dei poli magnetici.
E' uno dei miei autori preferiti (se non il mio preferito), ma ormai non mi ricordo piu' cos'e' successo nel libro prima.
Quando cominci ti leggi tutto in un fiato, sbrani le pagine manco fossero un chilo e due di fiorentina con l'osso, poi... poi basta, muore li' tutto perche' devi aspettare tre generazioni per vedere sugli scaffali quello nuovo.
Per fortuna ogni tanto esce qualche altro suo scritto, come i Re delle Sabbie e le Pianure di Cenere (non sono sicuro di questo secondo titolo), raccolte di racconti che consiglio vivamente.
Ho li' anche Fuga Impossibile, ma non l'ho ancora iniziato.

Di letteratura nostrana mi sta soddisfando Pan, di Francesco Dimitri: una bella favola noir moderna.