Originariamente inviato da wsim
Vedremo se le affermazioni dell'articolo vengono riprese anche da altre fonti.

In ogni caso, se proprio volevano dare questo contributo, la via più giusta era quella di aumentare la pensione degli interessati dell'importo corrispondente, se pensionati, o gli assegni familiari alle famiglie a basso reddito con figli piccoli.

Già essere economicamente poveri in una società consumista è un'umiliazione.
I poveri non avranno soldi, ma di solito hanno l'unica cosa che rimane a chi ha poco o nulla: la dignità. Che forse oggi non conta niente, ma che in realtà non ha prezzo.

Certificare la propria condizione presentando una social card alle casse diventa un' umiliazione pubblica, significa togliere anche l'ultimo briciolo di dignità alle persone, significa "comprare", "mercificare" anche questa loro dignità.

Capisco benissimo come per molti di loro ciò sia stato inaccettabile.
Nella versione inedita de "La Canzone del Maggio" di De Andrè c'è una strofa che recita


Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
"Ama il consumo come te stesso"


Io credo che anche la dignità abbia un prezzo (in questo regime socio-economico),
la si scambia per un pò di pace davanti ai pacchi serali,
la si vende per l'automobilina a pagamento decennale.


mi scuso per l'ot nel thread.