1) i reati di istigazione a delinquere esistevano già... c'era davvero il bisogno di introdurre una legge ad hoc per internet ? (internet è già parte della vita reale !)Originariamente inviato da aeterna
"Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine."
mi pare si stia dicendo che in caso istigazione a delinquere o apologia di reato tramite internet, i provider devono oscurare.
dove è il dramma e la censura nuvolari?
non è che internet debba essere un porto franco dove ogni cosa è permessa è?
ciò che è reato nella vita reale, deve esserlo anche nella vita virtuale.
2) dipende da come vengono scritte le leggi. Un conto è l'intenzione dichiarata, un conto è ciò che nei fatti ne deriverà. Visto che una legge già esisteva, a riguardo, il dubbio che questa nuova voglia "cogliere l'occasione" per arrivare ad altri scopi è legittimo.