Non mi aspetto rivoluzioni, non credo proprio ce ne saranno mai, almeno in Italia.
L'unico lato positivo che vedo in questi fenomeni internettiani di pseudo protesta e attivismo civile è l'aggregazione, il primo passo per formarsi una coscienza è spegnere la tv e riconfrontarsi col mondo, mettere in dubbio alcune posizioni, assumerne consapevolmente altre, l'isolamento è la prima cosa da combattere per rendersi conto della follia allargata che ci circonda e contrastarla.
Ma speranza di combiare qualcosa concretamente ora e qui, no. Un plauso a Cugia sperando non cada anche lui nel populismo gratuito e inutile di altri autori e intepreti a cui tutto sommato questo schifo di situazione fa anche piuttosto comodo.