Originariamente inviato da wsim
L'ho recuperato a una rassegna di svisti.
Per mia fortuna devo dire, perchè il film è molto bello, pur essendo un film in sè semplice, quasi minimalista.
Non ho niente da aggiungere al tuo post se non la considerazione che si può dare al film un'ulteriore chiave di lettura: Walter (splendidamente interpretato da Richard Jenkins) e Tarek rappresentano in forma metaforica il confronto tra l'occidente stanco, prigioniero delle sue regole, appannato nel suo formalismo e sostanzialmente annoiato, e il resto del mondo che preme alle sue porte, giovane, vitale, impulsivo, che paradossalmente anela più dell'occidente a quella libertà (che l'America universalmente simboleggia) che per noi sembra ormai indifferente e vuota di significato.
già, a confronto le generazioni, i popoli, i continenti... tutto riassunto in due paia d'occhi che si scrutano. è il pregio dei film come questo, fatti di parole scritte prima che di immagini, il poter avere tanti piani di lettura da analizzare.