Originariamente inviato da Uanne
ciao matra, scusa l'ignoranza: in cosa consisteva la provocazione del quadro?
Per lungo tempo i pittori (che infatti erano considerati alla stregua di artigiani e non di "artisti") hanno dovuto eseguire dei soggetti di carattere religioso.
Non solo.
La pittura aveva uno scopo didascalico e serviva per divulgare gli episodi evangelici al volgo analfabeta, quindi le scene dovevano essere rappresentate in base a precisi canoni.
Anche le figure erano "standard" tanto che in molte botteghe d'arte vi erano dei pittori "specializzati". C'era quello che eseguiva gli angeli, quello che dipingeva San Giuseppe ecc.ecc.
Con il rinascimento i pittori aspirarono a diventare "artisti" e non più artigiani e cominciarono a reclamare spazio per l'inventiva.
Divennero possibili anche soggetti non religiosi (scene mitologiche, allegorie e ritratti dei committenti).
Nel settecento presero piede le "vedute" e i quadri "di corte" mentre nell'ottocento prese piede con il neoclassicismo il principio del "bello ideale". Con il romanticismo i soggetti cominciarono a spaziare maggiormente toccande anche episodi della vita reale ma mai episodi "bassi" come quello raffigurato da Courbet che infatti si può considerare tra i capostipiti del realismo.
Nel suo gigantesco quadro (è lungo quasi 7 metri) il pittore francese rappresenta un funerale di gente comune, di normale borghesia di paese. Da un lato sta il clero, dall'altro le donne e al centro (per dar loro maggior risalto) gli artigiani del paese con i loro volti rozzi e i loro abiti di tutti i giorni. Nella rappresentazione di Courbet non c'è nessun abbellimento, nessuno schermo.Un banale episodio della vita rurale francese viene elevato al rango di episodio storico. Possiamo considerare che questo quadro aprì la strada a tutta una serie di pittori che anche nel '900 (e con diverse tecniche e approcci) seguirono una corrente "sociale".
Tanto per fare qualche esempio mi vengono in mente Pellizza da Volpedo con il suo Quarto Stato...




...le opere fortemente "sociali" dei muralisti messicani Diego Rivera e David Siqueiros...



e alcune di Renato Guttuso (non certo i nudi della Marzotto... ) come il funerale di Togliatti.
Da un funerale son partito e a un funerale sono arrivato...