L'ho letto stamani sul corriere (qui l'articolo) e mi ha molto emozionata. Mi sembra un'iniziativa veramente lodevole, una sala di riflessione aconfessionale, senza simboli religiosi a "disturbare"; in un luogo di sofferenza e turbamento quale spesso è un ospedale credo sia una ottima cosa.
L'articolo di Repubblica non riporta questa cosa che invece per quello del Corriere è in apertura:
I giornalisti del corriere se lo sono inventato? Quelli di Repubblica hanno glissato per enfatizzare l'accoglienza per larga parte positiva? Non saprei. In ogni caso mi sembra veramente una cosa magnifica, e spero bene che i due-tre integralisti del cavolo di turno si attacchino.La «Stanza del silenzio» sarà anche politically correct ma, com'è evidente dall'ingresso videosorvegliato, a qualcuno potrebbe non piacere. Per esempio a vandali, antisemiti, anti-islamici o integralisti di questa o quella religione. Magari gli stessi che nelle scorse settimane hanno spedito lettere di minacce al direttore generale Giuseppe Galanzino (che ieri l'ha inaugurata) o al ragazzo dell'amministrazione che ha seguito il progetto. Frasi farneticanti («brucerai nelle fiamme dell'inferno») oppure critiche feroci per l'apertura a tutte le fedi di un luogo che fino a ieri è stato invece uso esclusivo dei cattolici.

Arresta ho detto...
Arresta!
Fermo o sparo!!
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