Originariamente inviato da wsim
Mi ha telefonato un amico:

[...]
a- sì ma...a questo livello è pazzesco...cioè erano tutti contenti,...hanno perso tutto ed erano tutti contenti...
.....

ecc...ecc...

Non so, io riporto quello che mi è stato detto, se qualcuno ha visto Le Iene può confermare?
Io l'ho vista.
Il significato del servizio era ben altro, verteva più sulla comunicazione interpersonale persa nello stare davanti alla Play Station o nello stare a rimbambirsi davanti alla TV. Il messaggio di fondo era molto condivisibile: ogni crisi personale separa forzatamente dalla routine del quotidiano e ci fa rendere conto di quanto corriamo di fretta senza apprezzare le cose che abbiamo a disposizione senza fruirne e altre a cui rinunciamo per la fretta.
Hanno mostrato stranieri che vivono in pace con gli italiani, anche se in una tendopoli, RUMENI e slavi in un panificio rimasto in piedi di un italiano, che si sacrificano a tempo pieno per fare e REGALARE il pane ai terremotati.
Era anzi una sassata all'organizzazione che ci vorrebbe anestetizzati e alla stregua di una batteria di polli in gabbie separate. L'intervistatore è anzi andato contro i suoi stessi interessi di professionista della tv. Le Iene è un programma dove meno soffrono il problema del lucidagluteismo, per quanto strabordante ovunque. Però i messaggi sono sempre indiretti, non possono permettersi di spalare fango facendo nomi e cognomi.