Francesco:
quando ti ho vista per la prima volta ho pensato: non la conosco. Poi per me sei diventata quasi più importante del mio appuntamento quotidiano su youporn. Sai cosa mi è piaciuto di te? Niente, a prima vista. Ma poi anche a seconda vista. E anche alla terza mi facevi un po' schifo. Poi alla quarta... alla quarta... no, anche alla quarta facevi veramente pena. Ma alla quinta, tutto il mondo è cambiato, le stelle hanno brillato più intensamente, il sole ha gocciolato lapilli incandescenti, le campane hanno avuto una campanatura maggiore e gli uccellini nel cielo hanno smesso di battere le ali, spiaccicandosi al suolo, ma felici. Cadevano facendo un rumore di patatina fritta stantita che si spezza misto a una tartina con salsa rosa che cade dal decimo piano: sprriuuucchhrr. Così tu sei diventata me e io sono diventato te. Abbiamo cominciato a vivere in simbiosi, e io continuavo a chiederti: ma non andava bene anche un bilocale? Ma alla fine che importa. Quando l'altro giorno prima di farmi la doccia mi sono annusato l'ascella, non sentivo più il mio odore, ma il tuo. E ho pensato: che schifo, amore. Che schifo bellissimo.
E' tutto così meraviglioso che stasera mi suicido tagliandomi l'arteria femorale per il lungo. E con gli zampilli del sangue scriverò "ti stimo" sul pavimento.