Concordo con capsula.
Questo è un buon film, un thriller a sfondo politico ma anche un omaggio al giornalismo vero, quello d'inchiesta, quello dei giornali che vendono sempre meno, ma i cui lettori "sanno quando un articolo va letto, perchè è quello che volevano finalmente leggere".
Un buon Russel Crowe, ma anche un'eccellente Helen Mirren nella parte della spietata (ma corretta) direttrice del "Washington Globe". Il buon ritmo e l'efficace montaggio fanno il resto.
C'è anche una retrostoria interessante dentro la trama; quella dei contractors americani impiegati dalle società private nei teatri di guerra, uno dei tanti argomenti "sporchi" e dimenticati della nostra attualità.

***1/2