La questura che ha disposto? Da quando la questura "dispone" delle commissioni comunali?Originariamente inviato da Nuvolari2
se si vuole attaccare con successo, occorre farlo a ragion veduta.
Secondo te, il sindaco, doveva fare la rivoluzione o adeguarsi a quanto disposto dalla questura ?
ps. pare che l'organismo antimafia sarà gestito a livello nazionale, anzichè localmente.
Inutile dire che le infiltrazioni ci saranno eccome... ma non è sparando a caso nel mucchio che si può venire a capo di qualcosa...
pps. già il fatto che nell'articolo scrivano "boicottaggio" una semplice e dovuta presa d'atto di quanto disposto dalla questura... beh... la dice lunga sulla parzialità del giornalista.
Ah ! il via libera dato il 5 marzo, secondo te, chi lo aveva dato.... ?![]()
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allora spe che ti passo un link meno "di parte" così i termini non ti irritano e ti sembrerà meno sparata nel mucchio;
questo va meglio?
il prefetto dice che è illegittimo perchè non può avere reale potere di indagine, infatti le indagini le fanno le forze dell'ordine se lo richiede la magistratura, non vedo che problema possa dare una commissione di vigilanza. A me non sembra particolarmente esaustiva come spiegazione, sarò pure de coccio e di parte, ma leggi anche qui che spiega bene come sono andati i fatti
In sostanza, il punto critico discusso fin dall’inizio era la possibilità o meno che le forze dell’ordine e i rappresentanti della magistratura potessero riferire dell’esito di indagini in corso, per legge difettando la Commissione di poteri di inchiesta. Ad onore del vero, tale pretesa non era mai stata avanzata anche dai consiglieri più intransigenti. I positivi precedenti, portati a supporto della necessità di istituire una Commissione comunale antimafia, invece erano quelli di altre due commissioni comunali: la prima, presieduta dal professor Carlo Smuraglia che licenziò nel 1990 una relazione, peraltro mai pubblicata forse vista la scomodità dei contenuti; la seconda, sulla corruzione nel commercio, presieduta nel 1995 da Nando dalla Chiesa, che siedeva allora tra i banchi di Palazzo Marino.