Tutti abbiamo dei modelli di riferimento. Anche chi dice: "io non ne ho".
Per il semplice fatto che l'uomo osserva e giudica, per forza di cose la nostra coscienza è piena di modelli positivi e negativi. Che poi si voglia diventare "quel tal modello" è in effetti esagerato.
Eleggere, chi fra i modelli positivi che riconosciamo sia il più significativo, è invece un esercizio che credo tutti noi possiamo fare senza troppi sforzi.
Ps. per "modello" intendo un'immagine di riferimento che rappresenta un concetto, un qualcosa.
Nel senso più ampio del termine.
Ipotesi: leggi di un tizio che si tuffa nelle acque gelate di un fiume per salvare un bambino, e in quel momento egli rappresenta il modello dell'altruismo (tagliamo tutti i fronzoli appositamente contrari alla tesi: lo ha fatto per diventare famoso, aveva un tornaconto, nella sua vita in realtà picchia la moglie... etc.). Mentre leggiamo di quel che ha fatto, senza sapere null'altro di lui, istintivamente pensiamo: bravo! ecco, in quel momento è già un modello positivo. Poi nella realtà potrà essere una persona abietta e disdicevole, ma quell'azione specifica fa di lui un modello.
Personalmente ho la fortuna di aver vissuto in una famiglia dove ho potuto riscontrare molti modelli positivi. Altre presone mi hanno colpito o mi hanno insegnato qualcosa di positivo. Qualche professore, alcuni amici. Non mi vergogno affatto nel dire che queste persone, a modo loro e per alcune cose, hanno ispirato la mia crescita. E credo che siccome non si smette mai di evolversi e di crescere, molte continueranno ad ispirarmi. Involontariamente, incosciamente, anche.