Originariamente inviato da Uanne
dai vaghi ricordi che ho quella su internet è più sintetica, ma prendi questa affermazione con la dovuta cautela.
Certo che un giornalista che basa i suoi articoli esclusivamente sui dispacci di agenzia potrebbe dedicarsi ad altro, proprio perchè il cronista puro, molto tecnico, asettico, come viene richiesto dal suo ruolo, c'è già ed è impiegato appunto nelle agenzie di stampa. Questa è la notizia (le famose 5 domande), con tutti i particolari di cui si è appreso, adesso fateci quello che volete.
E' solo a questo punto che entra in gioco il professionista serio, che riesce innanzitutto a setacciare ed estrarre quella che per lui è "la notizia", e a cogliervi elementi di riflessione e spunto per la sua indagine. Le informazioni, da semplice dispaccio, diventano un articolo o un servizio, lievitano, si arricchiscono di particolari, interessano il lettore.
Francamente, cosa te ne fai di una notizia ansa nell'epoca della globalizzazione che se uno starnutisce in cina lo sa già tutta new york?
La tua domanda, per me, non ha senso
Non lo so, a me piace farmele da solo le opinioni su un fatto. Ad esempio se leggi una notizia data dalla sinistra o dalla destra cambia completamente... in questo caso non sarebbe meglio fermarsi al fatto? Non credo sia un celare la verità o raccontarla troppo sinteticamente, omettendo particolari utili al giudizio della stessa notizia. Se devono essere detti particolari li dicono ma un fatto è un fatto e non si può cammuffare. Poi magari mi sbaglio io e l'ANSA non è altro che un dispaccio di "fatti" ma già trattati... è questo che chiedevo, più che altro.