Si risolve in un modo molto semplice: il contratto. Se nel contratto c'è scritto che il giocatore si impegna ad una determinata attività professionale e quindi ad un'adeguata alimentazione e attività fisica secondo quanto richiesto dalla società sportiva, il calciatore è legato ad un impegno. Se il calciatore non ha specificato eventuali esigenze religiose e se non ha concordato il modo per venire incontro a queste esigenze si attacca. Nessuno l'ha costretto a firmare quel contratto o a scegliere quel lavoro.