Originariamente inviato da Uanne
l'unica via per ripristinare la libertà di espressione nel nostro paese è una presa di coscienza collettiva. Ognuno dovrebbe spendere un po' del suo tempo per mettere in campo la sua professionalità al servizio degli altri a titolo gratuito, come nella fattispecie dovrebbero fare gli avvocati per tutelare gli interessi dei redattori di report. In questo caso l'unico compenso sarebbe quello di cominciare a ribellarsi ai bavagli che opprimono la vita dei cittadini, ma volete mettere
si esattamente quello che sogna qualsiasi governo: gli artigiani al servizio delle imprese, gli operai al servizio delle fabbriche...
sai, in tempi di crisi, a chi non converrebbe anche un po' di forza lavoro gratuita?

per inciso, l'ordine dei giornalisti dovrebbe gia' fornire questo tipo di tutele... se un'azienda da oggi (anche se pubblica, anzi, a maggior ragione se pubblica) dice che tutto cio' che scrivono sara' sotto la loro responsabilita', qual'e' il problema??

forse che (report a parte che e' un programma fatto molto bene) nei tg la smetteranno di fare gossip?? e cominceranno a raccontare cose "reali"..?
visto che un giornalista ha nelle sue mani anche il potere di distruggere una persona, se vuole, mi pare sacrosanto che non sia poi lo stato a coprire le spese legali (ovvero noi).