Franco, hai ragione, considerando pero', comedire, un partizionamento "statico". Personalmente mi sono trovato a voler modificare il partizionamento (nel tuo esempio a dividere in due la prima partizione e poi magari la seconda) in modo da provare altre distribuzioni rispetto a quelle cui pensavo al momento del partizionamento iniziale. A quel punto ricordo che mi serviva un po' di tempo per rimettere in ordine il grub. In qualche caso mi sono anche "incartato" con la struttura del nuovo partizionamento. (Certamente per "quelli bravi" non è un problema, ma per me sì).
Invece, con un boot loader esterno gli smanettamenti che faccio sulle partizioni diventano del tutto "trasparenti" senza dover in alcun modo intervenire sul grub. Adesso su una macchina nuova parto con un primo partizionamento approssimativo per un paio di distribuzioni, poi installo il boot loader esterno e poi nel tempo aggiungo/tolgo partizioni![]()
Ciao!
PS Naturalmente uso un boot loader che all'avvio fa uno scan del disco e propone una scelta fra tutte le partizioni "bootabili" che individua.....

).
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