sì, ha senso nel momento in cui parliamo di sviluppo di applicazione e siti a livello professionale (e non per hobby o come passatempo).
Per la pubblica amministrazione sono ad esempio richiesti siti ad alta accessibilità in cui è necessario progettare il funzionamento dell'applicazione e la fruizione dei contenuti con modalità alternative e il più possibile equivalenti anche a plug-in disabilitati.
Ma restando nel quotidiano, un'applicazione qualsiasi che funziona correttamente anche senza javascript è un'applicazione coerente ed è in genere un indice di buona progettazione.
Per garantire un funzionamento corretto si può operare mediante "progressive enhancement" (si progetta la pagina prevedendo di non usare js all'inizio e lo si aggiunge poi) o "graceful degradation" (sviluppi l'applicazione funzionante con js e poi ne definisci il funzionamento senza js)
Ci sono comunque dei casi in cui un funzionamento equivalente privo di javascript non ha senso per via dei requisiti funzionali imposti. Ad esempio se l'applicazione prevede obbligatoriamente l'uso di cookie o passaggio di dati tra una pagina e un file flash...

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