Originariamente inviato da Neptune
Non ho detto di non averlo passato, tiè tiè
Semplicemente il mio approccio con i calcoli, sopratutto quelli fatti a mente, ha sempre previsto un controllo finale di possibili errori. E non si tratta "di studiare" perchè ti parlo di moltiplicazioni, divisioni e resto. Si tratta che facendo un calcolo, sopratutto dopo mezzora che fai calcoli, prevedo a piè pari che ci può essere un errore di svista.
Mi piacerebbe infatti vedere se, un mio amico lesto con i calcoli (e che poi puntualmente rifà lo stesso esercizio 3 volte prima che gli riesce), che è riuscito a finirlo tutto, se alla fine ha scritto o meno cazzate sui calcoli. Giusto per vedere se il controllo che faccio è inutile o se semplicemente devo diventare più velcoe anche a ricontrollare i calcoli.
Non so perchè ma sono sempre stato per fare piuttosto degli esercizi in meno che arrivare alla correzione e sentirmi dire che "ho sbagliato per un errore di calcolo".
Poi può darsi che mi sto fasciando la testa ma avendo fatto bene tutti i calcoli piu avendo risposto anche a parte della teoria ho anche preso un voto dignitoso (si, la speranza è sempre l'ultima a morire

).
Se poi credete che mi caschi il tempo in testa e che sono "io a non voler fare qualche esercizio in piu per impratichirmi" vi sbagliate di grosso. Mentre mi preparavo per architettura seguivo le nuove lezioni di architettura, seguivo le nuove lezioni di matematica, seguivo le nuove lezioni di programmazione e mi preparavo anche per l'esonero di programmazione che ho dopodomani. E bisogna anche riuscire a fare tutto senza "liedere lo studio di altro".
Moltre persone la prima cosa che hanno fatto è stata tagliare fuori matematica che richiede molti sforzi per risultati bassi, ma io vorrei partire dal presupposto che "posso passarli tutti", per poi mbho vedere come va, piuttosto che iniziarea tagliarmi le gambe da solo trascurando un intera materia.