come previsto il presidente ha votato a favore, e dunque per 5a4, con l'astensione decisiva di un giudice battistiano ma nominato a procedimento in corso, l'alta corte ha dato il via libera.
Ora, a parte la possibilità teorica di un ricorso, la corte dovrà decidere se questa decisione è vincolante oppure, trattandosi di questione politica la concessione dell'estradizione, l'ultima parola spetti comunque al governo (come io credo e penso).
A quel punto Lula avrà un bivio: le pressioni dell'italia da una parte, anche della sinistra sua amica, e l'opportunità di non sconfessare il suo ministro che aveva concesso asilo.
Potrebbe quindi a sua volta fare pressioni sui giudici perchè votino a faovre dell'obbligatorietà dell'estradizione e lo levino dai casini.