Dal Pdl arriva la replica di Sandro Bondi, che attacca Di Pietro: «Ciò che ha detto è senza precedenti - dice il coordinatore del Pdl e ministro dei Beni culturali -. Non ci sono più parole per qualificare, stigmatizzare e polemizzare con un uomo che fa della provocazione, dell'insulto, della volgarità il suo programma politico»
ora, uno che e' scappato in un paese senza estradizione per evitare la galera come dovrebbe essere chiamato se non "condannato e latitante"?
Magari Bondi vorrebbe chiamarlo "Un esempio lampante dell'ingistizia della magistratura rossa"