Alcune sere fa ho portato mia figlia a casa del padre di una sua amichetta qui a Roma. A casa della sua amichetta c'era anche la cuginetta e per ben 3 ore hanno giocato correndo per casa, in mezzo a tanti giocattoli, una miriade di giocattoli. Per un po' ho pensato che a mia figlia tanti giocattoli non li ho mai comprati, ma del resto mia figlia non me li ha mai chiesti. Ad un certo punto i bambini erano parecchio stanchi e sudati ed era necessario farli fermare per un po' e tenerli a riposo. Sicché il padre dell'altra bimba propone di fare un gioco seduti, di prendere uno di quei giochi da fare, appunto, sul tavolo. A quel punto gli dico di prendere 3 fogli bianchi e 3 penne e di farli giocare a "Nomi, città, animali, cose e frutto o fiore". I bimbi capiscono al volo le regole del gioco. Mia figlia ci gioca spesso con me quando viene a trovarmi. Ah, dimenticavo, i bambini hanno 7 anni, vanno in seconda, e a parte qualche piccolo problema di geografia, se la cavano alla grande. Hanno giocato per 2 ore con tutte le lettere dell'alfabeto, facendo le somme dei punteggi ottenuti per singola mano e il totale dell'intera partita (matematica applicata al gioco) e si sono divertite da matte.
Il padre dell'amichetta di mia figlia è rimasto davvero colpito da come con un semplice foglio ed una penna si potesse giocare con tanto divertimenti (studiando pure).