molto carina! tempo fa partecipai a una serata in cui il responsabile di una costola del sert di belluno spiegava come la pubblicita' progresso in italia spesso faccia appello alla ragione, mentre i commercials fanno appello alle emozioni (in particolare si parlava di alcool e guida), diventando cosi' molto piu' efficaci
a questo proposito, segnalo un appello nato nel 1964 e ripubblicato e tradotto di recente, che dice proprio come i progettisti grafici siano spesso al soldo del consumismo, perdendo il gusto della grafica al servizio della societa', credo che qui caschi a fagiolo
qui un estratto:
qui il testo completo: http://www.alfa60.com/PDT.htmlI progettisti che dedicano i loro sforzi soprattutto alla pubblicità, il marketing, e lo sviluppo di marche stanno sostenendo ed implicitamente appoggiando un ambiente mentale così saturo di messaggi pubblicitari che sta cambiando il modo in cui il cittadino-consumatore parla, sente, risponde ed interagisce. In parte stiamo tutti partecipando alla stesura di un codice per la creazione di un discorso pubblico del tutto riduttivo e smisuratamente nocivo.
Esistono iniziative e attività più degne delle nostre abilità e del nostro talento nel risolvere problemi. Crisi ambientali, sociali e culturali senza precedenti richiedono la nostra attenzione. Molti interventi culturali, campagne di marketing sociali, libri, riviste, mostre, attrezzi educativi, programmi televisivi, cinema ed altri progetti di design-informativo richiedono urgentemente la nostra attenzione ed aiuto.
io l'ho recuperato via frizzifrizzi.it
volevo postarlo oggi nel video proposto da fmortara, poi m'e' passato di mente, questo nuovo thread me ne da l'occasione![]()


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